

L’asta di riparazione al fantacalcio entra nel vivo. Ci siamo, è il momento. Tra svincoli e nuovi acquisti, ecco alcuni errori che è meglio non fare. È l’ora di ripassare le strategie…
Un errore da non fare: sottovalutare chi ‘c’era già’. Una tendenza tipica dell’asta di riparazione. I nuovi acquisti degli ultimi giorni di mercato hanno spesso più hype, allora si tende a pagarli di più. E magari a sottovalutare chi nel campionato italiano c’era già. A centrocampo ad esempio c’è Zurkowski che ha già fatto 4 gol nell’Empoli. In attacco ci sono soluzioni affidabili, da Caprari a Beto. Ma anche più low cost come ad esempio un Gyasi che le gioca tutte e da riserva va bene.
Un errore da non fare: sottovalutare gli svincoli degli altri. A volte ci si concentra molto – o solo – sulla lista svincolati nell’app leghe. Occhio però che ad asta in corso bisogna sempre dare un’occhiata agli svincoli degli altri. Soprattutto in quelle leghe dove si incassa la spesa fatta all’asta, quindi ci saranno svincoli pesanti.
Un errore da non fare: troppi della stessa squadra. Sembra banale, eppure vediamo davvero tantissime domande con situazioni simili. C’è ad esempio chi si ritrova in rosa Dimarco, Gosens e Perisic, ironia del mercato. Con gli scambi queste situazioni si possono risolvere. E soprattutto occhio all’asta di riparazione. Se avete già Simeone, ad esempio, meglio non andare su Caprari. Lo stesso con Deulofeu e Beto e tanti altri. È vero che poi ci sono gli scambi, ma rischiate di perdere potere d’acquisto se sanno che cercate di scambiare uno dei due.
Un errore da non fare: pensare troppo ai prezzi. Rispetto all’asta estiva cambia tutto. Non serve più fare previsioni di spese e divisione budget in modo scientifico. All’asta di riparazione c’è più spazio per l’improvvisazione, dipende anche da cosa fanno i vostri avversari. Questa volta però non ci sono più crediti residui per successive aste, dovete spendere tutto. E allora va bene un all-in dove avete carenza. Ad esempio a centrocampo su Sergio Oliveira se vi manca un titolare di livello. Oppure in attacco. Non conviene molto spendere in difesa, almeno quest’anno. Ma anche a centrocampo è meglio spendere il meno possibile per poi tenersi soldi per l’attacco. Una cosa importante: ci sono anche gli scambi subito dopo l’asta. E allora meglio spendere di più per un vero big piuttosto che fare 3-4 acquisti mediocri. Magari prendendo un attaccante importante alla Beto pure se avete già un tridente forte. Oppure Oliveira anche se siete ben messi a centrocampo. Perché? Subito dopo, sono ottime pedine di scambio. Tramite Oliveira potete prendere un big a centrocampo, con Beto fare un 2×1 e assaltare un attaccante importante. Appena finisce l’asta il prezzo è già dimenticato, conta il valore dei giocatori.
Un errore da non fare: non approfittare del vostro regolamento. Ogni lega ha regole diverse per l’asta di riparazione, ancora di più che per quella estiva. Può cambiare davvero tutto, ad esempio c’è chi incassa l’intera cifra spesa all’asta e chi non incassa nulla per una cessione. E allora è importante studiare bene i cavilli del regolamento e sfruttare ogni cosa a proprio vantaggio. Nel caso, anche con scambi appena prima dell’asta. Magari un giocatore andato all’estero vi permette di prendere un giocatore in più. Oppure un giocatore che era costato tanto all’asta vi concede un super incasso. Occhio pure alle quotazioni attuali: chi ha questo tipo di incasso deve sfruttarlo andando su giocatori che adesso valgono molto nel listone. Mentre vanno poi seguiti quelli che hanno una valutazione più bassa, magari chi arriva da una big ed era già nel listone.